La moda ci ha abituati a
tutto, ci ha preparati a vedere ogni sei mesi tendenze che non
comprendiamo o mode che non sappiamo definire.
Se all'inizio, le sfilate
erano semplicemente un modo per proporre le nuove collezioni e le
collezioni erano lo sfogo creativo dello stilista per vendere
qualcosa, adesso diventano una vetrina per le follie assolute dei
designer. Infatti, messa da parte l'assoluta necessità di vendere
per guadagnare, la passerella diventa uno spazio per fare spettacolo,
un piccolo circo in mano all'estro egocentrico di pochi.
Forse quando il buon
gusto e le norme sociali che regolano la nostra vita vengono infrante
e quindi non esiste più un punto di arrivo e un punto di differenza
tra sessi, persone e oggetti.
Ed è in questo preciso
momento che nascono le follie e i feticci.
La moda ci ha spesso
offerto sipari particolari e poco ordinari, in cui i limiti tra
realtà e fantasia sono stati distrutti e violentati. Ma forse li
abbiamo visti sempre come dei semplici colpi di testa frutto della
creatività di un artista visionario che prendeva la parola per
raccontare al mondo cosa sentiva dentro. Beh, è arrivato il momento
in cui è giusto dividere l'utile dall'inutile. Se la moda è nata
per essere un prodotto è giusto che continui ad esserlo. Tanti
sventolano la bandiera della libertà e della necessità di rompere
gli schemi, ma il mondo è fatto di regole, e anche quelle di costume
sono fondamentali per fare in modo che la confusione non regni su di
noi.
Dopo aver visto modelle
vestite di abiti di unghie e capelli, cantanti con vestiti fatti di
carne, animali in reggicalze e tacchi a spillo, mi chiedo quale sarà
la prossima follia?
E così scopri che,
quando non hai più niente su cui puntare, non puoi fare altro che
giocare sui sessi. Ed ecco che fioriscono collezioni che cambiano le
regole dell'abbigliamento maschile proponendo una versione classy
chic femminile dell'uomo.
Non si tratta di essere
moralisti, ma come me tanti altri hanno criticato le nuove collezioni
uomo autunno inverno che hanno sfilato quest'anno.
Più che abiti e
creazioni ho visto inutili mezzi per farsi notare, in un mondo in cui
purtroppo farsi notare è diventato necessario. Ma quindi, è questo
il futuro? Uomini con le gonne e donne con i baffi? Oppure forse
siamo noi a lasciare che queste follie invadano la nostra vita per
un'eccessiva mancanza di reazione.
E' forse arrivato il
momento di tornare indietro e ridare in mano alle vecchie sarte ciò
che è nella loro indole fare e lasciare a giovani creativi visionari
gallerie e loft di tendenza per esporre corpi asessuati e abiti
immettibili?
Non so quale sarà il
prossimo passo, quello che so è che il gusto ha sempre delle regole.
Per questo lo stile non è per tutti.
Il link all'articolo:
http://www.brekmagazine.it/moda-passerelle-quando-la-creativita-diventa-follia/
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Anna Piaggi |
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