lunedì 9 settembre 2013

Moda e passerelle: quando la creatività diventa follia. C'è un punto di non ritorno?


La moda ci ha abituati a tutto, ci ha preparati a vedere ogni sei mesi tendenze che non comprendiamo o mode che non sappiamo definire.
Se all'inizio, le sfilate erano semplicemente un modo per proporre le nuove collezioni e le collezioni erano lo sfogo creativo dello stilista per vendere qualcosa, adesso diventano una vetrina per le follie assolute dei designer. Infatti, messa da parte l'assoluta necessità di vendere per guadagnare, la passerella diventa uno spazio per fare spettacolo, un piccolo circo in mano all'estro egocentrico di pochi.
Ma fin dove sono disposti ad arrivare? Quando la semplice creatività diventa pura follia?


Forse quando il buon gusto e le norme sociali che regolano la nostra vita vengono infrante e quindi non esiste più un punto di arrivo e un punto di differenza tra sessi, persone e oggetti.
Ed è in questo preciso momento che nascono le follie e i feticci.
La moda ci ha spesso offerto sipari particolari e poco ordinari, in cui i limiti tra realtà e fantasia sono stati distrutti e violentati. Ma forse li abbiamo visti sempre come dei semplici colpi di testa frutto della creatività di un artista visionario che prendeva la parola per raccontare al mondo cosa sentiva dentro. Beh, è arrivato il momento in cui è giusto dividere l'utile dall'inutile. Se la moda è nata per essere un prodotto è giusto che continui ad esserlo. Tanti sventolano la bandiera della libertà e della necessità di rompere gli schemi, ma il mondo è fatto di regole, e anche quelle di costume sono fondamentali per fare in modo che la confusione non regni su di noi.
Dopo aver visto modelle vestite di abiti di unghie e capelli, cantanti con vestiti fatti di carne, animali in reggicalze e tacchi a spillo, mi chiedo quale sarà la prossima follia?
E così scopri che, quando non hai più niente su cui puntare, non puoi fare altro che giocare sui sessi. Ed ecco che fioriscono collezioni che cambiano le regole dell'abbigliamento maschile proponendo una versione classy chic femminile dell'uomo.
Non si tratta di essere moralisti, ma come me tanti altri hanno criticato le nuove collezioni uomo autunno inverno che hanno sfilato quest'anno.
Più che abiti e creazioni ho visto inutili mezzi per farsi notare, in un mondo in cui purtroppo farsi notare è diventato necessario. Ma quindi, è questo il futuro? Uomini con le gonne e donne con i baffi? Oppure forse siamo noi a lasciare che queste follie invadano la nostra vita per un'eccessiva mancanza di reazione.
E' forse arrivato il momento di tornare indietro e ridare in mano alle vecchie sarte ciò che è nella loro indole fare e lasciare a giovani creativi visionari gallerie e loft di tendenza per esporre corpi asessuati e abiti immettibili?

Non so quale sarà il prossimo passo, quello che so è che il gusto ha sempre delle regole. Per questo lo stile non è per tutti.  

Il link all'articolo:
http://www.brekmagazine.it/moda-passerelle-quando-la-creativita-diventa-follia/

J W Anderson

Gucci

Moncler


Anna Piaggi

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