martedì 26 febbraio 2013

Business Etiquette: le basi

Abbiamo iniziato ieri spiegando il perchè delle buona maniere a lavoro, continuiamo con questo post scoprendo le regole base del comportamento perfetto a lavoro.

Il comportamento.
C'è chi lo fa solo all'inizio, quando si è in bilico nel periodo di prova, e poi abbandona tutto nel momento i cui acquista la sicurezza del posto di lavoro, però la puntualità, la cordialità e il sorriso sono le cose che dovranno sempre far parte del nostro modo di fare sul posto di lavoro. Anche dopo anni di stabilità nello stesso luogo.
Esistono diversi tipi di azienda: cercate di comprendere dove siete e integrarvi al meglio con le regole presenti. Quindi, in caso di azienda formale e con una struttura verticale, sarà necessario comportarsi in modo formale con i vertici e seguire le metodologie richieste per parlare con chi è sopra di voi. In caso la vostra azienda sia più "friendly oriented", potete sentirvi più informali mantenendo però un comportamento consono all'ambiente lavorativo. 

Io, tu, Lei
Se non si conosce la persona con cui si sta parlando si da sempre del Lei,non importa età, posizione o ceto sociale. Si inizierà a dara del tu solo in caso di richiesta.
Ai colleghi nella vostra stessa posizione potete dare del tu. Ricordatevi però che questo non significa allargarsi o scendere sul personale.
Ai vertici aziendali, ci si interfaccia sempre dando del Lei e, solo in caso di richiesta da parte del superiore, si potrà iniziare a dare del tu, ricordandosi però che quando si parla con gli esterni della suddetta persona, sarà sempre necessario parlarne in terza persona. E' segno di rispetto e facciamo comprendere alla persona che ci sta avanti il ruolo puù importante che ricopre all'interno dell'azienda.

Il segreto aziendale e la privacy
Ogni azienda segue progetti o clienti che richiedono il "silenzio" aziendale. Non bisogna diffondere dati sensibili nè parlare pubblicamente di progetti che non siano già andati in porto o già diffusi da chi di competenza.
La privacy dei nostri colleghi viene prima di tutto. Quindi NON parlate di "fatti, voci o idee personali" su altre persone che lavorano con voi, sia all'interno che all'esterno dell'azienda. Sarete visti male per questo.

Be polite.
Siate sempre educati, cordiali e disponibili verso gli altri. Sicuramnete questo tornerà in vostro favore in seguito.
Se non amate particolarmente qualcuno, non datelo a vedere. Dovrete convivere con questa persona per lungo tempo, quindi non rovinatevi le giornate.

Aprite la vostra mente.
Le persone attorno a voi sono diverse. Non chiudetevi a riccio se non apprezzate o condividete lo stile di altre. Ognuno è libero di essere ciò che vuole, nei limiti delle libertà personali.
Proponete e parlate liberamente di idee e progetti, senza però essere arrognati e pensare di essere gli unici a poterlo fare.

Aiutate e fatevi aiutare.
Non pensate di nascondere segreti in modo da andare avanti. Spesso il lavoro migliore si fa in gruppo.
Aiutate quando vi viene chiesto e ringraziate quando vi viene dato aiuto.

E infine.
Non usate l'ufficio come una base per la vostra seconda casa: non siete i proprietari.
Non usate il telefono per motivi personali, soprattutto per parlare di cose inutili.
Rispondere sempre ai messaggi ed alle telefonate.

lunedì 25 febbraio 2013

And the Oscar goes to...

Gli Oscar.
Chi non sogna di camminare almeno una volta sul tappeto rosso? Sono sicura che anche se in molti diranno "no a me proprio non interessa" in fondo la voglia di farsi fotografare, ammirare ed avere a proprio disposizione il meglio dei look e degli stylist del mondo è più forte di un qualsiasi senso di moralità.
Quindi, immaginiamoci così: sul tappeto rosso all'ultima cerimonia degli Oscar che si è tenuta, per noi italiani, questa notte dalle ore 23.
Ho seguito la diretta su Sky cinema Oscar, finchè a un certo punto, sinceramente non riuscivo più a sostenere le idiozie della Lucarelli e l'incapacità delle traduttrici, ergo ho seguito qualcosa in streaming su OTRC.com e poi via app.
Ma facciamo un'analisi veloce degli stili della serata.

Iniziamo parlando dell'ospite in casa Sky: Selvaggia Lucarelli. Partendo dal semplice fatto che dovrebbe cambiarsi il colore dei capelli che stona con il colore bruciato della sua pelle, lo stile ondulato non era malvagio anche se rendeva particolarmente vistosi i difetti delle punte e dello spessore dle capello. L'abito lungo era in perfetto stile red carpet, anche se non ho avuto il modo di ammirarlo in versione integrale, in piedi e in tutti i suoi particolari. Ma il peggio, ovviamente, erano le scarpe: maculate. Poco adeguate per una serata che prevede più una cravatta nera che una scarpa maculata.

Passato il discorso più superficiale della serata, andiamo alle vere protagoniste: le donne di Hollywood che come ben sappiamo hanno problemi a riconoscere il vero stile, sono piene di eccessi e pagano fior di soldi altre donne per conciarle in modi inspiegabili. quando basterebbe consocere un minimo di storia del costume per potersi vestire nel modo adeguato per ogni situazione.
Iniziamo con le "Best dressed" (ovviamente parlo secondo il mio gusto e i miei canoni estetici)
Al primo posto Helen Hunt: elegante, quasi regale, semplice ma di forte impatto. Non è solo l'abito, ma la scelta del colore giusto e il portamento che l'accompagna. Semplicemente perfetta. Anche grazie alla scelta di indossare un abito che dovrebbe costare meno di 100 euro: firmato H&M Exclusive Conscious collection, la collezione di abiti da sera realizzata con materiali eco-sostenibili, come canapa e poliestere. Questo spiega le tante pieghe che molti di noi hanno notato e che avranno sicuramente criticato.
Terzo e quarto posto vanno a Samatha Barks e Giuliana Rancic.
La prima, giovanissima attrice e cantante inglese stravince con l'abito da sera nero Valentino. Forse un po' troppo scollato per la tipologia di serata, ma non risulta volgare, quindi va bene.
La seconda, sempre in nero, bellissima in un abito morbido di Raphael.
Tra le altre "Best Dressed": Naomi Watts in un abito scintillante Armani Privè e Kerry Washington in un abito corallo Miu Miu con corpino decorato.
Tra le best dressed anche due accompagnatrici: la moglie di Tarantino e la compagna di Clooney, Stacy Keibler in un abito Naeem Khan.

Ma andiamo adesso agli outfit peggiori della serata.
Al primo posto il confetto/barbie della serata Maria Menounos in un abito stile sirena di Romona Keveza. Sembrava una bambolina dopo aver messo le dita nella corrente (i capelli inguardabili).
Salma Hayek orribile nell'abito di velluto nere con collo stile "cappuccio" profumo J'adore Dior. Senza collo sarebbe stato perfetto, ma quella costrizione l'ha resa più bassa e più goffa di quanto non sia realmente.
Catherine Zeta-Jones nell'abito dorato Zuhair Murad non era al massimo, troppo costretto e troppo cafone forse. La rendeva la copia povera della statuetta.
Nella mia ottica di stile, Versace dovrebbe essere bandito da ogni tappeto rosso, lo stile troppo forte. Infatti Halle Berry non mi è piaciuta proprio: partendo dalle spalline spaziali, passando per le linee quasi optical fino ad arrivare al profilo troppo costretto dell'abito. Non da Oscar.
E vogliamo parlare di Kristen Stewart nell'abito Reem Acra design? Si confondeva con il pallore della pelle.
Evito di parlare di Nicole Kidman, che con l'abito stile squame mi ha quasi fatto venire la nausea.
E poi c'è il capitolo Sally Field. L'abito lungo rosso Valentino era splendido e spezzava il fiato, ma assolutamente non per lei. Forse il colore, forse la doppiatura del tessuto, semplicemente l'avrei visto benissimo addosso a qualcuno di diverso.

Eppure le passerelle offrono abiti da sera splendidi (basta vedere anche solo l'ultima collezione Valentino p/e 2013.) tenetele d'occhio!

At work - Skirt outfit

At work

At work

At work di adrewz contenente wool pants

Business Etiquette: perché?

Solo perché siete i capi della "baracca" e decidete tutto non vuol dire che siete i padroni del mondo e che potete comportarvi come dei cavernicoli. Chiunque abbia una posizione all'interno della vita sociale deve sapersi comportare bene.
E questo vale, non solo per i grandi imprenditori, per i politici e per chi necessariamente debba interfacciarsi con il protocollo, ma vale anche per ogni persona di ogni genere all'interno dell'ambito lavorativo.
Parliamo di Business Etiquette, le buone maniere che ognuno di noi dovrebbe rispettare sul lavoro e che, secondo uno studio, possono portare anche vantaggi economici e aiutano ad essere i migliori sul mercato.

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Non dovete pensare che quella dell'etichetta sia una questione antica, per fortuna ancora oggi, in tanti guardano i comportamenti e spesso, senza che ve ne accorgiate, vi giudicano solo dai vostri modi di fare. L'etichetta moderna è cambiata in alcuni aspetti negli ultimi anni. Questo anche in ambito lavorativo, visto l'avvento di Internet e i cambiamenti del luoghi lavorativi, che sono ormai costituiti da generi e sessi diversi tra loro.
Quindi: discorsi da maschi aboliti e sesso debole non più pervenuto.

Pensate alle buone maniere come ad un lascia passare per una promozione: è un modo per farvi vedere e per mostrare il vostro comportamento all'interno e all'esterno della vostra azienda. In un Paese come il nostro dove ognuno fa ciò che vuole e nessuno guarda i dettagli, sarete sicuramente il raggio di sole in una giornata buia e gli altri faranno fatica a dimenticarvi. 
Il codice di comportamento delle aziende va seguito, anche se sono le stesse aziende a dimenticarsi quasi di averlo (alcune in effetti forse non lo hanno nemmeno).

Foto SXC
E poi ricordiamoci che, anche se vi farà sbattere la testa al muro, la prima impressione viene da come ci mostriamo: la pulizia, il modo divestirsi e di presentarsi sono il nostro biglietto da visita e un cliente apprezzwerà il nostro zelo. Quindi, ogni posto ha il suo codice di abbigliamento e ognuno di noi è tenuto a rispettarlo. La lingua è una ed è l'italiano, dialetti e strani modi di dire non devono far aprte del vostro vocabolario, soprattutto nella corrispondenza, che dovrà essere sempre perfetta e priva di errori. Quindi rileggete più e più volte le vostre e-mail o i vostri messaggi.

Con questo post, inizierà un lungo viaggio nel mondo dell'etichetta nel lavoro. Seguitemi e vi dirò cosa si può, cosa si deve e con è assolutamente vietato fare.

sabato 23 febbraio 2013

Pillole di educazione: la pelliccia

La pelliccia va indossata solo in luoghi freddi e adeguati alle caratteristiche dell'indumento che abbiamo addosso. 
Sfoggiare inutilmente capi pelosi, rende la donna che li indossa subito ridicola e soprattutto di cattivo gusto. 
E' un modo diverso per ostentare qualcosa. 
Ricordate chi ostenta ha bisogno di dimostrare. Invece chi non dimostra solitamente è abituato ad avere.

In a rainy day....

Tempo di shopping: come comprare e cosa

Il momento in cui una donna acquista un abito è il momento che ci rende più felici. Ma quante volte questa felicità scompare dopo poco, magari quando, appena arrivate a casa, scopriamo che l'acquisto è stato fatto di impulso e senza averci pensato bene.
Per questo, il momento dello shopping è importante, prima di tutto perché rappresenta un momento dedicato a noi e poi perché serve per aiutare a valorizzare noi stesse. 
Di solito io seguo alcune regole quando decido di comprare qualcosa, ovviamente questo non può succedere sempre perché sono tante le volte in cui abbiamo l'impulso di comprare qualcosa e non ci fermiamo a pensare troppo. Comunque se seguite queste semplici regole, sono sicura che tornerete a casa felici dei vostri acquisti e, soprattutto, continuerete ad esserlo.

1. Come sto?
E' fondamentale che siate sempre sistemate e magari al top della vostra forma quando andate a fare shopping, altrimenti è normale che ogni cosa che proverete sarà meglio di quello che stavate indossando. Quindi magari evitate di uscire in pigiama, struccate e con la molletta in testa (cosa che comunque non si dovrebbe mai fare!). Meglio se dopo una doccia, una messa in piega e una spruzzata del nostro profumo preferito.

2. Ci penso.
Farsi mettere fretta dalle commesse che non hanno voglia di darci consigli reali e ritrovarsi nell'imbarazzo di dover scegliere subito per il si o per il non va bene. Lo so che può sembrare volgare e stressante restare più di 3 minuti su un capo, ma a volte è necessario. Se non siete sicure di qualcosa, pensateci e magari chiedete aiuto o consiglio a chi è con voi. Ma mai, per imbarazzo scegliete qualcosa solo per far bella figura.

3. Anch'io voglio quello
Ognuno di noi è diverso. Se la nostra vicina di camerino sta provando una minigonna di pelle e (stranamente) le sta bene, questo non vuol dire che starà bene anche a te. Quindi ricorda che farsi influenzare da capi che indossa qualcun altro non è sempre buono, soprattutto quando a indossarlo è una modella taglia 38. Crea un tuo stile e cerca nel negozio qualcosa che possa essere adatto per te e per il tuo fisico. Vedrai che poi lo indosserai sembrando una modella!

4. Stammi vicino 
So che non tutte amano lo shopping di gruppo, e io sono una di quelle. Preferisco lunghi giri solitari e l'indipendenza del tempo che scelgo io e dei posti che decido io. Comunque ci sono volte in cui abbiamo bisogno di una compagnia sincera e familiare, che possa consigliarci sugli acquisti. Questo soprattutto in casi particolari come ad esempio acquisti  costosi o quelli per serate ed eventi speciali.

5. I Tre moschettieri
Età, corporatura e stile: sono questi i tre fondamentali da seguire quando si sceglie qualcosa. Sull'età non c'è molto da dire, viene da se che ogni età ha il suo abbigliamento e, mi raccomando, va seguito. Evitiamo epic fail di stile: lasciamoli alle dive di Holliwood che in fatto di stile non capiscono niente. Per quanto riguarda la corporatura invece, bisogna stare attente a scegliere il perfetto per noi. Quindi non vergognatevi di avere i fianchi larghi o le spalle larghe, siete così e non c'è niente di male, semplicemente scegliete gli abiti in base al vostro corpo. Sullo stile mi sono già espressa prima: è qualcosa che nasce da noi e che noi decidiamo. Scegliere il nostro stile vuol dire sentirsi bene ed apparire sempre al meglio. 

E non dimenticate...You are your perfect stylist!

10 cose da avere nell'armadio

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Le donne non sanno mai cosa mettere e soprattutto non hanno mai niente da mettere. Eppure se apri il loro armadio potrai trovare indumenti di ogni genere. Magari anche uguali in diversi colori.
Anche io ho ormai un guardaroba illimitato: tre armadi pieni di abiti, pantaloni, jeans, camice e top. Prima o poi farò un inventario.
Ma cosa in realtà serve davvero ad una donna?
Ecco una lista delle 10 cose che NON possono mancare nel vostro armadio. Non le avete? Vuol dire che è arrivato il momento di cambiare il vostro guardaroba. E iniziare a scegliere i vostri abiti in base alle reali necessità.
Ricordate sempre che, come diceva la grande Coco Chanel, la moda passa, lo stile resta!


Saturday morning walkin' in the street

venerdì 22 febbraio 2013

La buona educazione nei luoghi pubblici in tempo di elezioni


Siamo in periodo di elezioni. Ok può interessare o no, in ogni caso esistono, ci sono e questo è un dato certo.
Quindi capita di trovarsi in luoghi pubblici che diventano spazi di discussione per partiti e simpatizzanti.
Non importa che a voi interessi o no, se entrate in un locale ed è in atto una discussione politica dovete essere educati e non disturbare.
Se non condividete il pensiero non significa che a voi è concesso tutto. Avete scelto un luogo dove c'è un momento importante per altri, quindi:
- non criticate
- non fate casino appositamente
- e se non vi piace, bene: andatevene, nessuno vi costringe a restare.
Avete scelto voi il posto. Rispettatelo.

10 essential closet Part 1

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