giovedì 28 luglio 2011

I think greek.

Do you speak pool?
Io si, soprattutto nelle lunghe giornate estive da passare in città.
Ieri, accompagnata dal mio fidanzato Salvatore, ho pranzato al fresco della Piscina Le Sirene.
Un lunch con frutta e vino bianco accompagnato da un sottofondo degli Abba che ci ha inchiodato alle sedie fino alle 18.



Sono pochi i posti dove vale la pena andare in estate a Potenza, tra questi posso dire che il centro estivo Le Sirene risalta ai primi posti della mia classifica. 
L'atmosfera è quella dei club esclusivi delle isole greche, calma, tranquillità e gusto sono la parola d'ordine. Lo staff è formato da ragazzi giovani che non mancano di niente. 
L'aperitivo del tardo pomeriggio non ha niente da invidiare agli aperitivi milanesi del Parco Sempione, tra frutta fresca di stagione, bocconcini e finger food accompagnati e bagnati da una varietà di birra nazionale ed estera, centrifughe di frutta e cocktail di tutti i tipi.
La musica è quella che senti e non senti, non fa da padrona ma lascia lo spazio alle parole.



Fidatevi di me, se ancora non siete stati potete inziare con l'aperitivo dalle 18.30 per conoscere lo staff e ogni giorno potete prendere il sole o fermare a rilassarvi per la pausa pranzo nel silenzio dell'oasi del Pantano.


STAY FRESH STAY POOLISH!

mercoledì 27 luglio 2011

Happy Days. Happy Hair.

Qualche sera fa ho rincontrato dopo qualche mese il mio caro amico Pasquale. Di ritorno da Firenze, dove ha lavorato come parrucchiere, ha iniziato a lavorare qui a Potenza in un nuovo negozio.
Per me che vivo di piega e shampoo come se mai bastasse, è stato un attimo alzare la cornetta ieri e telefonare per prendere un appuntamento.
Appena arrivata mi sono sentita catapultato nei coloratissimi anni 70. Stylo è prima di tutto un luogo dove incontrarsi, un melting pot tra hair style, desing, fashion and leaving. Lo potrei definire una specie di concept store dei capelli. Il proprietario Ernesto, un Edward mani di forbice dei nostri tempi, riesce a unire la giusta dose di chiacchiere alla tranquillità del momento.


la pubblicità ghd

Pasquale al lavoro sui miei capelli

Sicuramente il miglior luogo che abbia vista in città negli ultimi tempi e probabilmente uno dei più curati dal punto di vista estetico e di personale.
Quanto ai miei capelli, sono uscita più che soddisfatta con i mie boccoli soft stile "Los Angeles 70's"



Cosa potevo volere di più?


in fase di acconciatura
Consiglio a tutti di fare un giro.
Per chi volesse informazioni o volesse vedere questa chicca Stylo si trova in via Nazario Sauro (zona Francioso)
Per informazioni andate alla pagine Facebook Stylo

lunedì 25 luglio 2011

Metti una chiave nel teschio

Portachiavi Renato Balestra, shopping Bag Alessandro Dell'Acqua

Lost in Shopping.

Si sa lo shopping è la miglior cura a qualsiasi problema che una donna possa avere. A cosa ci serve uno psicoterapeuta quando abbiamo giornate interminabili da dedicare allo shopping e valanghe di oggetti da ammirare nella sicurezza della nostra casa.
Shopping casuale
Fare shopping è una terapia d'urto che giova a qualsiasi persona.
In quest'ottica l'altro giorno ho deciso di uscire e comprare le prime cose che mi capitavano davanti. 
Mi sentivo giovane atletica e forte e quindi le mie scelte sono state dettate da uno spirito più casual.
Ho abbandonato per una volta i tacchi alti i vestitini e robe del genere per darmi all'acquisto di sneakers, ballerine e accessori di bellezza.


Partendo dal fatto che ho acquistato due paia di Converse che sono la fine del mondo (si tutti mi hanno detto che sono le stesse di ogni stagione, però ogni stagione sono nuove), ho optato per colori sobri come il nero il grigio e un blue jeans per le ballerine (a cui dedicherò un post a parte perché meritano) accostati a delle piccole perle e bottoncini di strass neri. Il tutto accompagnato da Helena Rubinstein con mascara e deodorante roll on (il Nudit l'unico da utilizzare in estate e il migliore per ogni periodo dell'anno) e un pennello della Sisley in fibre di bambù.

Ballerina Alto Milano Shikker e pennello Sisley
Converse grigia con bottoncino Soldini
Borsetta porta ballerine Mascara Lash Queen Helena Rubinstein
Converse nere e deo Nudit di Helena Rubinstein

Shopping. What else?


giovedì 21 luglio 2011

Talking s(HE)rt

Come promesso finalmente sono riuscita a strappare le foto delle t-shirt AdrewZ ad un nostro modello di eccezione: Andrea.
Dopo almeno una settimana di richieste vi posso mostrare un modello della collezione per uomo.
A breve in arrivo altri 3 modelli, due da donna e uno da uomo, della serie "from AdrewZ with lOve".
Intanto pubblico le foto del modello uomo che è andato per la maggiore.

Talking sHErt grey pharma


AdrewZ Label

AdrewZ ASR Logo

Talking sHErt grey pharma
Si ringrazia Andrea per la disponibilità nel posare come modello.
Per le etichette: Etichetta Nome
Per la Comunicazione e l'Ufficio Stampa: ASR Comunicazione
Per le foto: Giulia e Andrea
Stampa grafica per le t.shirt: rosario cataldo

mercoledì 20 luglio 2011

From Italy with Style...

In Italia abbiamo stile, gusto e tanta moda. Questo non ce lo nega nessuno per fortuna.
Abbiamo i marchi più importanti del mondo e a livello sartoriale possiamo vantare una conoscenza quasi unica.
Per questo quando giriamo nel mondo un italiano si riconosce sempre. E non per il suo caos eterno o per quello che combina. Ma per come si veste.
Ieri parlavo con la mia amica Antonella di America e di probabili futuri viaggi. Mi raccontava di aver conosciuto un ragazzo americano incantato dallo stile italiano. E non è la prima volta. Gli americani ad esempio hanno bisogno di balie per vestirsi bene, per questo le personal shopper fanno grandi soldi lì.
Comunque l'Italia è anche un'officina continua di idee, da qui nascono tanti talenti nuovi che a volte sfondano e altre volte restano in sordina. Ma sicuramente tutti bravissimi.
Quello che dobbiamo ricordare è che il design e la stravaganza non appartiene al gusto italiano. Noi siamo classici con gusto e amiamo l'intramontabile e così i nostri designer. Lasciamo agli allievi della Saint Martins lo sviluppo di collezioni trend non indossabili.
Per noi italiani solo il meglio.



Elsa Schipparelli

sabato 16 luglio 2011

COOL NOT COMFORT

Ho capito, ci sono 35 gradi.
Va bene fa caldo e non possiamo respirare.
Però dobbiamo anche capire che siamo in città e non sulla spiaggia.
Infradito, ciabatte e cose similare non dovrebbero ASSOLUTAMENTE far parte del vostro guardaroba, a meno che voi non siate in spiagge, a casa, in ospedale, pazze.
Per tutto il resto una bella ballerina colorata o un sandalo flat vi può aiutare i tutte le situazioni.
Partendo dall'idea che sarebbe anche poco igienico camminare con infradito di gomma sull'asfalto, rischiando di scivolare con il piede e toccare qualsiasi cosa l'essere umano incivile ha lanciato per terra, possiamo dire che ci sentiamo più protette se a farci compagnia sono delle scarpette carine, simpatiche e di gusto.

Quindi che siano bianche, nere, glitterate, con le pailettes o maculate, in qualsiasi modo siano, per favore le ciabatte buttatele nella spazzatura.

You need just to be fashion. Cool not comfort.


Thanks 2 Ciccio per la passeggiata rustica!

Saturday Morning: what else?

Cosa c'è di meglio di una mattinata a base di Vogue, succo d'arancia e musica degli anni '70.
Relax. In attesa di preparare la valigia per passare un week end un po' rustico!

giovedì 14 luglio 2011

I'm NOT a Fashion Victim.

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In tempi non sospetti ho avuto il piacere di intervistare per Brek Magazine Aija Barzdina, una tra le più importanti modelle "plus size" e creatrice insieme ad altre colleghe del progetto "Curvy Can".



Negli ultimi tempi si continua a parlare del pericolo dell'anoressia. Riviste patinate e case di moda alzano la voce contro i siti pro-ana (vedi al petizione di Vogue Italia), ma in realtà nessuno ha mai avuto il coraggio di fare realmente qualcosa.
E' certo che i disturbi alimentari non sono dovuti a motivi così frivoli ma è indubbio che tante delle ragazze che fanno diete o non mangiano lo fanno per sembrare più belle agli occhi della società.
Se la moda prima riuscisse a far capire che una taglia 38 non è la normalità e dopo iniziasse a creare abiti che hanno delle forme, potremmo iniziare a parlare di un vero cambiamento.
Aija Barzdina e le sue colleghe sono delle donne bellissime, in forma, curvose e toniche. Indossano una 44 o una 46, taglie normali per l'80% delle italiane ma totalmente fuori dal comune se parliamo di moda e star system.

Le ragazze "Curvy Can" ci spiegano che loro hanno lottato contro il sistema moda, perché non sono vittime della moda e hanno avuto successo grazie a quello che sono.
Perché sono ragazze normali come noi. Come me. E io di certo non indosso una taglia 38.

L'intervista completa è disponibile al link http://www.brekmagazine.it/ 

mercoledì 13 luglio 2011

Vernissage Milano

Domani dalle 19:00 alle 23:00 il flagship store Wind di Corso Matteotti 8, situato nel cuore del quadrilatero milanese dello shopping più esclusivo, ospiterà la sfilata di due promettenti talenti del Made in Italy del futuro, due “absolute beginners” del pianeta moda al loro debutto assoluto in passerella: i bijoux di annaBIBLO° e i costumi di Mimì a la mer.
Per maggiori informazioni visitate la pagina facebook dell'evento

About Mimì a la mer: pagina facebook
About annabiblò: pagina facebook 

Talking Heads. Talking Shirt.

La mia passione per il post punk riflette il titolo di questo post. I Talking Heads, gruppo che dagli anni '70 fino ai '90 ha accompagnato generazioni di ragazzi deliziandoli con le loro sonorità new-pop con mix punk, rock e funk, hanno dato l'ispirazione al mio ultimo progetto.
La necessità di esprimersi non solo a parole ma anche attraverso frasi ad effetto. E' questo il concetto che sta al centro del progetto Talking Shirt: una collezione di t-shirt semplicissime stampate fronte retro con frasi, slogan e immagini che rispecchiano noi stessi in un dato momento.
Ringrazio le mie modelle d'eccezione Sandra e Giorgia per aver posato con due modelli limited edition della serie Talking (SHE)rt, le t-shirt per lei. A breve anche un modello della serie Talking s(HE)rt, le t-shirt per lui.

 Giorgia indossa "Talking SHErt from AdrewZ" white

Sandra indossa "Talking SHErt from AdrewZ" black

"Talking SHErt from AdrewZ" black retro

AdrewZ Label

Thanks 2
AdrewZ Label: "Etichetta nome" e-commerce http://www.etichettanome.it 
Promozione, immagine e comunicazione: ASR Comunicazione www.asrmedia.it
Modelle: Giorgia e Sandra

martedì 12 luglio 2011

Dietro le quinte: non guardarci.

Lustrini. Pailettes. Non convenzionale. Eccentrica e Impossibile. Creativa e Moderna. Unica. Ricca e Selvaggia.
Chi l’ha detto che la moda è questo? Per chi guarda da fuori sembra una favola da mille e una notte: modelle, abiti unici, persone ricche e bellissime.
Ma la moda non è questo.
Partiamo dal principio che la moda è nata con la sartoria e quindi con semplici e umili persone che vestivano gli abbienti. Con gli anni, attraverso le varie Coco Chanel, i sempre verdi Yves Saint Laurent, gli estrosi Poiret e gli intramontabili Hermes, è diventata non più un lusso esclusivo, quanto una rappresentazione e un modo di essere. Quindi da “straccivendoli” gli stilisti sono passati a re indiscussi dello stile e del design.
La moda, o meglio la grande distribuzione e i grandi marchi, sono la rovina della nostra società perché non permettono più agli individui di essere tali, ma li plagiano e li trasforma no per essere e diventare cloni di altri.
Allora perché tanto affanno per nulla? Io ho trovato la soluzione.
Dopo aver lavorato anni e anni strisciante dentro questo mondo ho capito che non esiste niente di nuovo, se non il modo di comunicarlo.

Sfogliate “Vogue”, la bibbia della moda, cosa ci trovate dentro? Idee? Spunti nuovi? Creatività e ingegno? No. Ritroviamo l’animalier ormai unto e bisunto, il flower power che vagheggia ai 60 o il cyber style che fa sempre molto moderno. Ma di idee nuove non ne troviamo. Diciamocelo, la moda è una rivisitazione di sé stessa. Attraverso gli anni si modificano gli stili per riproporli e attualizzarli, ma non sono necessarie grandi capacità.
L’importante è avere spirito di iniziativa, idee e un bel libro o una rivista con tanti look. Trovi un buon negozio di tessuti, magari fai una ricerca su internet, riprendi l’amicizia con quella sarta sotto casa che pensavi non ti fosse mai utile ed ecco fatto, anche tu potrai diventare uno stilista. Fino ad un anno fa, giravo tra le feste di inaugurazione della settimana della moda con miei modelli, ero riuscita a farmi un guardaroba ultra chic, su misura, perfetto, ad un prezzo modico e davvero unico. Tra un drink e un finger food, nella mia tutta anni ‘60 di crepe satin mi sentivo dire “Ma questo è l’ultimo modello di....?”. Neanche loro sanno che ognuno di noi può essere uno stylist o un creativo.

Ricordiamoci sempre che quello che vediamo nelle riviste non è legge, spesso è frutto di pubblcità e di scambio merci. Quindi la bravissima editor di una rivista di moda, non ricerca pezzi unici per farci scoprire cose nuove, ma semplicemente si ritrova a dover usare capi di quegli stilisti o di quei brand che pagano per avere la pubblicità su quella stessa rivista. E allora, perché prendere tutto per oro colato? La verità è che ogni stilista copia l’altro, ogni marchio riprende un altro e non c’è niente di nuovo da creare o da immaginare.
Quindi non ci abbattiamo, ognuno di noi può essere un’icona di stile, sarto e report delle sfilate alla mano e di corsa a farci il nostro abito nuovo.

In foto:
Adrewz & Antonella Shoes walking in Potenza: the perfect high heel & sport melting pot

AdrewZ

Capita spesso a tutti noi di non trovare mai cose che ci piacciono; giriamo disperati nei negozi ma non riusciamo mai a trovare quello che fa per noi.
Per questo motivo io o deciso di fare affidamento solo su me stessa, di sfruttare le mie competenze nel campo della moda e di utilizzare finalmente la sarta che conosco da anni e a cui ho chiesto sempre e solo orli e riparazioni.
Così ho creato la mia linea AdrewZ, fatta solo per me. Ogni stagione creo dai 5 agli 8 capi con tessuti  scelti in negozi che hanno ampia gamma di colori e tipologie ovviamente sempre di ottima qualità, modelli basici che non passano mai di moda ma soprattutto unici.
Con la collezione AdrewZ ho creato tanti modelli di abiti e di top e anche due tute stile anni '60 (molto Charlie's Angels) in crepe de chine blu e in fresco lana nero ( spero di ritrovare le immagini perché quelle tute purtroppo mi sono state rubate in macchina mentre riposano sul sedile posteriore in un porta abiti di Chloè).
Avere stile è semplice l'importante è avere creatività.
Seguite il mio prossimo post........tanti consigli utili per voi!

Everybody needs fashion!

Sono molto emozionata per il mio nuovo blog ad hoc, tutto dedicato al mondo dello stile e della moda.
A differenza degli altri blog esistenti sula moda il mio vuole essere un punto di riferimento dedicato a tutti, un punto di vista sulla moda che non segue le stagioni e non si trova sulle più importanti passerelle.
Questo blog sarà un loft dove abiteranno insieme stilisti emergenti, conosciuti e non, italiani e stranieri, designer nuovi, creatori di idee, fotografi e professionisti del mondo della moda e del lifestyle.

E' semplice creare blog di moda avendo delle bellissime scarpe di Louboutin o degli accessori extra lusso di Prada o di Balenciaga, abiti firmati e capi all'ultimo grido; per fare un blog così è necessario possedere oggetti e fotografarli. Ma non tutti possono permettersi accessori d'alta moda o capi firmati ma non per questo non possono permettersi di essere icone di stile.
Viaggiare tra Parigi, Londra e New York, visitare le più importanti fiere del settore e conoscere giornaliste importanti e stilisti non è alla portata di tutti. Per questo il mio Fashion Survival Kit viene in aiuto di chi crede che la moda non sia soltanto sulle riviste patinate e di chi fa moda da sempre ma non è un nome importante.

Just because everybody needs fashion!
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