In tempi non sospetti ho avuto il piacere di intervistare per Brek Magazine Aija Barzdina, una tra le più importanti modelle "plus size" e creatrice insieme ad altre colleghe del progetto "Curvy Can".
Negli ultimi tempi si continua a parlare del pericolo dell'anoressia. Riviste patinate e case di moda alzano la voce contro i siti pro-ana (vedi al petizione di Vogue Italia), ma in realtà nessuno ha mai avuto il coraggio di fare realmente qualcosa.
E' certo che i disturbi alimentari non sono dovuti a motivi così frivoli ma è indubbio che tante delle ragazze che fanno diete o non mangiano lo fanno per sembrare più belle agli occhi della società.
Se la moda prima riuscisse a far capire che una taglia 38 non è la normalità e dopo iniziasse a creare abiti che hanno delle forme, potremmo iniziare a parlare di un vero cambiamento.
Aija Barzdina e le sue colleghe sono delle donne bellissime, in forma, curvose e toniche. Indossano una 44 o una 46, taglie normali per l'80% delle italiane ma totalmente fuori dal comune se parliamo di moda e star system.
Le ragazze "Curvy Can" ci spiegano che loro hanno lottato contro il sistema moda, perché non sono vittime della moda e hanno avuto successo grazie a quello che sono.
Perché sono ragazze normali come noi. Come me. E io di certo non indosso una taglia 38.
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